I lavori di restauro della Villa del Casale di Piazza Armerina inizieranno tra un mese. L’alto commissario della Villa, Vittorio Sgarbi, ha infatti firmato le carte dei Pit propedeutici per la consegna ufficiale dei lavori che inizieranno a gennaio 2007 e dovrebbero concludersi entro settembre 2008. Il restauro riguarderà fondamentalmente la copertura della Villa. In particolare, chiarisce Sgarbi, “sarà sostituito il tetto in plexiglass, realizzato negli anni ’50, per evitare il fastidioso effetto serra: sarà realizzato con materiali tradizionali, come il caro e buon vecchio legno rivestita in lamina di rame preossidato”. Si mette così la parola fine alle polemiche che hanno riguardato tecniche e metodologie di restauro. “Polemiche inutili – ha affermato Sgarbi – perché non ci si rende conto che si vive nell’era degli Slow food, ovvero delle cose genuine e buone di un tempo che risultano le migliori e più resistenti. La vera modernità è questa e non la ricerca disperata di materiali ultratecnologici”. La Villa Romana del Casale, realizzata tra il 300 e il 370 sec d.C, come residenza padronale, edificata su quattro livelli, con cinquanta stanze, cortili, gallerie, bagni e corridoi, raggruppati in quattro complessi, dal 1997 è inserita nella World Heritage List dell’Unesco. Ogni anno a Piazza Armerina arrivano oltre mezzo milione di visitatori attirati dai mosaici.