Sono trecento i milioni di euro che il Piano di sviluppo rurale della Regione siciliana mette in campo per evitare lo spopolamento delle campagne dell’Isola. Nel dettaglio 158 milioni sono destinati alle aziende, per il loro sviluppo e per la promozioni, la restante somma è invece riservata ai servizi. In particolare questi fondi sono destinati al miglioramento della qualità della vita e alla “creazione di attrattività” nelle aree rurali, quelle indicate come “Zona C” e “Zona D” della Sicilia.
“Questi contributi aiuteranno a sviluppare l’imprenditoria, con particolare riguardo alle piccole e medie imprese. Entrando più nello specifico, l’obiettivo è anche quello di rivalutare e utilizzare le tradizioni enogastronomiche tipiche”, ha commentato Dario Cartabellotta, direttore dell’assessorato regionale nel corso del seminario organizzato da Euromed Carrefour Sicilia in collaborazione con il dipartimento Interventi infrastrutturali, assessorato regionale Agricoltura e Foreste, nell’ambito del progetto “Come la Pac raccoglie le sfide della strategia di Lisbona”. Un progetto, arrivato al suo terzo appuntamento, cofinanziato dalla direzione generale agricoltura della Commissione europea nell’ambito della linea di finanziamento «Sostegno a favore di azioni di informazione nel settore della politica agricola comune».