Sambuca, ‘Borgo dei borghi’ illustra il suo progetto di albergo diffuso

La formula dell’albergo diffuso è una realtà che sta via via prendendo sempre più piede in tutta Italia, e la Sicilia non è da meno in questo processo di rinnovamento relativo al concetto di ospitalità. L’albergo diffuso è l’ideale per coloro che non desiderano alloggiare nei classici hotel, ma preferiscono essere accolti in un luogo che, pur mantenendo tutti i servizi offerti, lasci una certa indipendenza agli ospiti.

Il modello di albergo diffuso è frutto di un’idea di Giancarlo Dall’Ara e venne messo a punto dopo il terremoto del 1976 in Friuli, quando vi fu la necessità di rendere operativo ogni segmento alberghiero, man mano che si procedeva alla ricostruzione. Adesso questo nuovo modo d’intendere l’accoglienza, essendo mutate nel tempo anche le esigenze dei turisti, sta vivendo un momento di notevole espansione. Logicamente, le distanze delle varie unità abitative non devono distare più di 200 metri dagli spazi comuni (ricevimento, bar, sale comuni, ristoranti, ecc.) e questo piccolo contesto deve essere parte integrante del territorio, avere riconoscibilità e vedere una gestione imprenditoriale omogenea.

Recentemente, nel comune di Sambuca di Sicilia, che si è conquistato il titolo di “Borgo dei borghi” per l’edizione 2016, l’imprenditore Giuseppe Cassarà, titolare dell’impresa Co.Re.Tur., ha acquistato alcuni immobili del quartiere Saraceno del piccolo paese dell’agrigentino, per dare vita ad un albergo diffuso. Il progetto dovrebbe essere ultimato entro giugno 2017 e rendere così disponibili 110 posti letto, per una presenza annua prevista di 30mila unità.

L’investimento è di 4 milioni di euro. Cassarà ha anche la qualifica di presidente onorario FIAVET Nazionale “L’albergo diffuso di Sambuca”. Il programma è stato illustrato nell’ambito dell’incontro “MENUNESCO, Accoglienza e i Colori del Vino” organizzato dal Distretto Turistico Vini e Sapori di Sicilia e dal Comune di Sambuca, che ha visto la presenza di numerosi relatori e che è stato moderato da Toti Piscopo, direttore editoriale di Travelnostop.

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