Vacanza studio a Siracusa fino il 3 settembre per 30 giovani sordi di età compresa tra i 18 ed i 30 anni, provenienti da tutta Italia. L’evento è stato promosso dal CGSI – Comitato Giovani Sordi Italiani che quest’anno ha scelto la città siciliana come destinazione della 10° Vacanza Studio Adulti. L’iniziativa è stata realizzata con la collaborazione del CGSI di Siracusa, del CGSI Regionale Sicilia, dell’ENS di Siracusa, con il patrocinio del comune di Siracusa e dei comuni di Noto, di Ferla e di Sortino, con l’Associazione “Sicilia Turismo per Tutti” e l’Associazione Guide Turistiche di Siracusa.
“Nel panorama delle località turisticamente accessibili – ha commentato l’assessore al Turismo di Siracusa, Francesco Italia – Siracusa si è ritagliata un ruolo di primo piano e la decisione della comunità dei soggetti sordi ne è la conferma. Ciò, che è soprattutto una scelta di civiltà, apre prospettive nuove in termini di offerta”.
Per Bernadette Lo Bianco, presidente dell’associazione Sicilia turismo per tutti, “la Sicilia è indirizzata a diventare un’eccellenza del turismo accessibile. È importante – ha aggiunto – che i partecipanti alla vacanza-studio abbiano deciso di visitare altri comuni Unesco perché la loro esperienza, una volta tornati in sede, sarà trasferita a tutta la comunità sorda, sia direttamente che attraverso i sociali, che per loro rappresentano uno strumento di comunicazione importante e molto utilizzato”.
Il tema scelto per questa decima edizione è “Scoprire le proprie competenze nascoste” e permetterà ai partecipanti di crescere culturalmente tramite gli incontri e i seminari tenuti da illustri relatori qualificati, i quali toccheranno temi sociali della comunità sorda rendendo i giovani più consapevoli della loro identità, di visitare Siracusa e dintorni accedendo ai numerosi siti culturali e alle mostre di livello internazionale come “La Porta dei Sarcofagi”, e la mostra di McCurry presso la Chiesa di San Francesco di Assisi.
Durante la settimana i partecipanti, oltre a maturare la convinzione che la sordità non è un limite ma una caratteristica fisica da valorizzare e da considerare come una risorsa, rafforzeranno la propria autonomia ed accresceranno la fiducia in loro stessi perché i Sordi devono essere i veri protagonisti senza alcuna discriminazione ed emarginazione.