Il Parco dell’Etna potrebbe arricchirsi presto di nuove infrastrutture turistiche. Al prezzo di circa 100mila euro, l’Ente ha acquisito le “Case Caldarera”, in contrada Pirao a Randazzo, sul versante nord del vulcano, con l’intento di recuperare e restituire alla piena fruizione i fabbricati tradizionali e le aree di pertinenza delle Case Caldarera.
Si tratta del primo, importante passo del progetto che porterà al recupero della struttura nel territorio di Randazzo, da adibire a Punto Base n. 9 del Parco per l’escursionismo montano. I punti base nelle zone C sono costituiti da aree attrezzate finalizzate ad incrementare l’escursionismo e rendere, di conseguenza, più viva la fruizione del Parco.
In base alle indicazioni del Parco, saranno realizzati un piccolo rifugio montano a limitata ricettività (8-10 posti letto), utilizzato anche come centro visitatori; un’area di parcheggio; aree attrezzate per pic-nic; spazi attrezzati per la sosta a servizio dell’escursionismo equestre.
A questo punto, il presidente del Parco dell’Etna Marisa Mazzaglia, auspica “una concreta sinergia con il comune di Randazzo per una valorizzazione e promozione unitaria delle Case Caldarera e del vicina Casermetta di Monte Spagnolo, attualmente chiusa, in modo tale da creare un importante polo unico di riferimento, che possa dare un forte impulso alla fruizione in quella parte del Parco”.