Terme Acireale e Sciacca, si riapre confronto all’Ars

Il ddl dopo il maxi emendamento di Fleres tornerà alla IV commisisone

Ancora aperta la questione sul riordino delle aziende termali di Acireale e Sciacca. Il disegno di legge, infatti, dopo essere stato approvato all’unanimità in commissione Ambiente e territorio dell’Ars, è stato bocciato dalla commissione Bilancio per un maxi-emendamento presentato dal deputato di FI, Salvo Fleres. Il testo, quindi, tornerà in commissione Ambiente, il prossimo martedì. Il nodo da sciogliere riguarda il personale delle aziende, che in base all’emendamento di Fleres dovrebbe transitare nel ruolo unico regionale. “La proposta della IV commissione, invece – si legge in una nota del presidente Giulia Adamo (FI) – considera il personale delle terme una risorsa che aggiunge valore all’ingente patrimonio immobiliare delle terme, fermo restando che, solo per coloro che non potranno essere inseriti nel processo di risanamento delle aziende, ci sarà la possibilità di attivare il transito nel ruolo unico regionale, secondo quanto previsto dall’articolo 119 della legge regionale 28 dicembre 2004, n. 17”. Secondo Fleres “il testo esitato dalla IV commissione pone, nonostante ogni buona volontà, grosse perplessità in quanto in contrasto con la normativa comunitaria”. “Per questo – aggiunge Fleres – ho provveduto a riformularlo con un maxi emendamento e con l’assenso degli assessorati al Turismo e al Bilancio, eliminando gli elementi che avrebbero provocato l’impugnativa comunitaria. A questo punto, ogni giorno di ritardo nell’approvazione della legge rischia di creare danni irreparabili alla gestione societaria, con evidenti pericoli per l’occupazione e per il valore patrimoniale delle due aziende”.

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