Trapani Città Creativa Gastronomia Unesco, al via candidatura

È ufficialmente iniziato il percorso di candidatura dell’intero territorio della provincia di Trapani al network UNESCO delle Città Creative per la Gastronomia. In queste settimane il Distretto Turistico della Sicilia Occidentale ha promosso incontri di presentazione per la condivisione del progetto di candidatura ai rappresentanti istituzionali, alle associazioni di settore e agli operatori turistici e ha raccolto grande interesse e partecipazione per una candidatura condivisa che accrescerebbe le prospettive dell’intero settore in diversi ambiti non solo enogastronomici ma anche sociali, culturali e di occupazione giovanile.

Comuni, Polo Universitario, Asp, Camera di Commercio, Libero consorzio comunale di Trapani e molti soggetti privati hanno dato la disponibilità ad aderire all’iniziativa che rappresenta una grande occasione di visibilità internazionale e rilancio per la provincia. Qualora la candidatura venisse accettata Trapani, infatti, sarebbe la prima città del sud Italia ad entrare nel “network UNESCO delle Città Creative”.

Il percorso prevede diverse tappe che si concluderanno nel maggio del 2025 quando il dossier verrà presentato alla Commissione nazionale italiana UNESCO. Al momento, nei 7 cluster (Artigianato e Folk Arts, Media Arts, Cinema, Design, Letteratura, Musica e Gastronomia) le città italiane presenti nel network delle Città Creative UNESCO sono 14 (Bologna, Fabriano, Torino, Parma, Roma, Alba, Carrara, Milano, Pesaro, Bergamo, Biella, Como, Modena e Bolzano), e lavorano insieme con l’obiettivo di porre la creatività e le industrie culturali al centro dei loro piani di sviluppo a livello locale e cooperare attivamente a livello internazionale. A livello mondiale le città creative sono complessivamente 350. Ad oggi le città italiane creative per la Gastronomia sono Parma, Alba e Bergamo.

“L’obiettivo è ambizioso, ne siamo consapevoli. Vogliamo unire tutto il grande patrimonio culturale enogastronomico della nostra terra e valorizzarlo con un progetto di visione in base ai valori che UNESCO persegue e che possiamo ritrovare nell’agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile. – commenta Rosalia D’Alì, presidente del Distretto della Sicilia Occidentale – Il progetto ha riscosso ampi consensi nei vari incontri che abbiamo promosso in queste settimane e la sfida è già partita. È fondamentale essere tutti uniti per il raggiungimento dell’obiettivo”.

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