La “identità culturale della Valle del Gela” si candida a patrimonio mondiale dell’umanità da valorizzare e tramandare. Il comitato promotore della candidatura Unesco, presieduto da Giuseppe Nicoletti, ha presentato in conferenza stampa le motivazioni storiche, culturali, paesaggistiche, economiche e ambientali di un sito che comprende i territori dei comuni di Gela, di Niscemi e di Butera.
Si va dalla preistoria alla protostoria, alla pietra-calendario, alle necropoli del Neolitico, alle testimonianze archeologiche della Magna Grecia. E alle epoche romana, federiciana, araba. Si illustra il ruolo della “Valle” quale teatro della “Pace di Gela” nel 424 a.C. e dello sbarco degli alleati in Sicilia nel 1943 in Sicilia, che pose fine alla seconda guerra mondiale per poi valorizzare le testimonianze etno-antropologiche, la flora e la fauna, i paesaggi naturalistici della valle e del suo litorale marino, le tradizioni religiose ed eno-gastronomiche, industria, agricoltura e artigianato.
Fanno parte del comitato promotore, tra gli altri, i sindaci dei tre comuni della Valle, Lucio Greco, per Gela, Massimiliano Conti, per Niscemi, e Filippo Balbo, per Butera; il soprintendente ai beni culturali e ambientali di Caltanissetta, Daniela Vullo; due docenti dell’Università Unitelma – la Sapienza, di Roma, Alessandro Morselli e Nicolò Conti; un ricercatore del Cnr, Maurizio Lazzari, e il direttore del parco archeologico di Gela, Luigi Gattuso.