Ustica: un 2018 particolarmente intenso tra ricerca e convenzioni

Convenzioni con le Università di Trieste, Palermo e Bologna, convenzione con il CNR, accordo con Legambiente, progetto euro-mediterraneo tra sponda Nord e sponda Sud: ecco il “pacchetto” di iniziative per il 2018 per consolidare il ruolo di Ustica sul fronte delle politiche ambientali e di sviluppo.

“Se il 2016 è stato l’anno del Trentennale dell’Area Marina Protetta di Ustica e il 2017 l’anno delle 5 Vele di Legambiente e Touring Club, il 2018 sarà l’anno dei progetti nazionali e comunitari di valenza ambientale, scientifica e sociale” annunciano Attilio Licciardi, sindaco di Ustica, e Salvatore Livreri Console, direttore dell’Area Marina Protetta Isola di Ustica.

“L’Area Marina Protetta Isola di Ustica permane uno snodo della ricerca innovativa e della sperimentazione di progetti pilota. Le convenzioni con l’Università di Trieste, e di Bologna, oltre a testimoniare il ruolo nazionale della ricerca svolta ad Ustica, consentiranno all’Area Marina Protetta di migliorare la gestione attraverso il monitoraggio e la misurazione della biodiversità marina, lo studio della geologia e della geomorfologia marina.

In qualche caso si sperimenteranno forme di collaborazione con gli operatori del mare con esperienze di cittadinanza attiva mentre la convenzione con il CNR verte sui temi della mobilità sostenibile e l’accordo con Legambiente riguarda la progettazione partecipata nei settori delle politiche sociali e giovanili. Infine, il modello virtuoso cui tenacemente tende l’isola nella gestione del suo ciclo delle acque trova una proiezione internazionale con la collaborazione con l’Università di Palermo in un progetto euro-mediterraneo, con scambio di buone pratiche tra la sponda nord Italia e Spagna) e sud (Tunisia, Giordania e Palestina) del nostro mare”.

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