Crocetta contro tagli treni. Fs: non abbandoniamo anzi investiamo

Nuova bufera sul trasporto ferroviario siciliano. I treni da e per la Calabria non saranno più imbarcati sui traghetti e dunque i passeggeri dovranno scendere dai treni e recarsi a piedi a prendere il traghetto.

“La direzione nazionale delle Ferrovie – sottolinea il  deputato nazionale del Pd Pippo Zappulla – ha confermato il taglio dei treni a lunga percorrenza dalla Sicilia verso il resto del Paese a partire dal 13 giugno prossimo. Con l’entrata in vigore dell’orario estivo saranno, pertanto, soppressi tutti gli Intercity Giorno per Roma e l’Intercity Notte per Milano 784-785. I collegamenti a lunga percorrenza e la continuità territoriale saranno affidate a due soli treni notte per Roma e una nave traghetto che effettuerà 18 corse per i treni rimasti e le merci. Una scelta gravissima e inaccettabile a danno dei cittadini e delle imprese siciliane. Costringere i passeggeri a raggiungere con mezzi propri Messina e traghettare autonomamente per Villa S. Giovanni è una vera e propria dichiarazione di chiusura delle ferrovie siciliane verso il resto dell’Italia”.

Ma il presidente della Regione, Rosario Crocetta, non ci sta e in una nota al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi chiede un incontro urgente per discutere della grave situazione. “I tagli – sostiene il governatore – penalizzano pesantemente le comunicazioni da e verso la Sicilia, danneggiando fortemente il turismo. Per questa ragione è stato richiesto un incontro urgente al ministro dei Trasporti, per cercare di bloccare quest’ulteriore misura penalizzante per lo sviluppo economico della Sicilia”.

Ma il ministro rassicura: “riceverò certamente il presidente Crocetta per discutere, come mi chiede, della situazione del trasporto ferroviario in Sicilia. Voglio però sin d’ora rassicurare lui e tutti i siciliani che non c’è nessuna eliminazione dei treni di collegamento con il nord, anzi. Di fronte al rischio dell’interruzione del servizio di traghettamento veloce sullo Stretto di Messina, in una riunione a cui hanno partecipato l’assessore ai trasporti della Regione Calabria Fedele, quello della Regione Siciliana Pizzo, il sindaco di Messina Accorinti e il suo assessore ai Trasporti Cacciola, abbiamo di comune accordo chiesto a Ferrovie di farsi carico anche del trasporto pendolare sullo Stretto oltre che di quello dei viaggiatori in treno”.    

E rassicurazioni arrivano anche da parte delle Fs: “nessun posto è a rischio: i 62 dipendenti saranno ricollocati in Rfi nelle attività di terra e di bordo. Le attività di traghettamento di carrozze e carri merci di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) proseguiranno regolarmente, con un’organizzazione più funzionale, moderna e aderente alle esigenze”.

Il progetto, elaborato da Rfi d’intesa con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, “prevede già da gennaio 2015, a carico del Gruppo FS Italiane e senza alcun onere aggiuntivo per lo Stato, un servizio di traghettamento veloce fra Messina e Villa San Giovanni – nelle ore diurne anche nei giorni di sabato, domenica e festivi – con le navi veloci della controllata Bluferries. Nelle ore notturne i treni continueranno ad essere traghettati a bordo delle navi ferroviarie di Rfi”.

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