La rete ferroviaria siciliana è inadeguata rispetto al resto d’Italia. E oggi ancora di più, da quando le Ferrovie hanno lanciato l’Alta Velocità. Nasce da qui l’iniziativa “Freccia rotta” voluta dal presidente della Provincia di Catania, Giuseppe Castiglione. Lunedì 19 gennaio, alle 10.40, dalla stazione centrale di Catania partirà una treno che arriverà a Palermo alle 15.30, dopo due cambi di vettura, percorrendo 243 chilometri su rotaia. Niente a che vedere con “Freccia rossa”, che collega Milano e Bologna in 65 minuti percorrendo 182 chilometri su rotaia.
“L’Operazione “Freccia rotta” – sottolinea Castigliane – nasce per spiegare l’inadeguatezza della rete ferroviaria in Sicilia, a cominciare dai lunghi tempi di percorrenza tra le due maggiori città dell’Isola. Per alcuni collegamenti ferroviari, infatti, sono necessari addirittura oltre cinque ore per andare da Catania a Palermo e viceversa. Ma la nostra è un’iniziativa di sensibilizzazione e non di protesta – conclude -: vogliamo aprire una nuova stagione per migliorare i servizi pubblici nell’interesse dell’utenza e adeguare la rete infrastrutturale alle esigenze della mobilità in Sicilia”.
“L’Operazione “Freccia rotta” – sottolinea Castigliane – nasce per spiegare l’inadeguatezza della rete ferroviaria in Sicilia, a cominciare dai lunghi tempi di percorrenza tra le due maggiori città dell’Isola. Per alcuni collegamenti ferroviari, infatti, sono necessari addirittura oltre cinque ore per andare da Catania a Palermo e viceversa. Ma la nostra è un’iniziativa di sensibilizzazione e non di protesta – conclude -: vogliamo aprire una nuova stagione per migliorare i servizi pubblici nell’interesse dell’utenza e adeguare la rete infrastrutturale alle esigenze della mobilità in Sicilia”.
