Il ministro Provenzano: Sicilia deve investire sulle ferrovie

“Si parla tanto di rete viaria, ma la Sicilia ha bisogno di investimenti sulle ferrovie”. L’ha detto a Palermo il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, a margine della presentazione del rapporto “Pendolaria” 2019 di Legambiente, un dossier sulla situazione del trasporto ferroviario in Italia.

Per percorrere l’Isola da occidente a oriente e raggiungere in treno Siracusa, da Trapani, si impiegano circa 12 ore, è stato fatto notare al ministro. “Bisogna intervenire, intanto, sul completamento del raddoppio della linea tirrenica – ha osservato Provenzano – e occorre aumentare la frequenza dei collegamenti su alcune tratte come la Agrigento-Palermo: più corse significa anche compensare i disservizi”. Per il ministro il fenomeno dello spopolamento delle aree interne è anche dovuto al fatto che non si provvede ad accorciare le distanze, e stigmatizza il comportamento del governo regionale che “con grande ritardo ha provveduto al rinnovo della convenzione con Trenitalia”.

Intanto su Palermo in Progress, l’assessore regionale ai Trasporti Marco Falcone anticipa la probabile attivazione, dal 2 aprile, del treno tra Cefalù e Punta Raisi, senza far tappa alla Stazione Centrale di Palermo. In tal modo, sarà servita molto meglio la parte orientale del Passante Ferroviario, che comprende città come Bagheria e Termini Imerese, consentendo dello stesso tempo l’entrata in esercizio del raccordo tra Brancaccio e Bivio Oreto e la conseguente apertura al pubblico della fermata Maredolce.

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