Sullo Stretto di Messina arriva la Bluferries

Da ottobre Rfi trasporterà sulle sue navi soltanto i treni. Pax e veicoli a bordo della nuova arriva

Si annuncia una rivoluzione nel settore dei trasporti nello Stretto di Messina. Dall'1 ottobre Rfi si occuperà soltanto del trasporto dei treni tra Messina e Villa San Giovanni mentre il servizio di trasporto marittimo di passeggeri e veicoli è stato ceduto alla Bluferries. La società in questione, costituita meno di un anno fa, opererà tramite il consorzio Metromare.
Rfi trasferisce alla Bluferries cinque unità navali armate ed equipaggiate (le bidirezionali Fata Morgana, Riace ed Enotria e i monocarena Selinunte jet e Tindari jet) oltre al diritto d'uso dei ponti auto delle navi ferroviarie; gli immobili di pertinenza ubicati a Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria marittima; le partecipazioni azionarie (il 40% delle quote nella Metromare e il 33% della società Terminal Tremestieri); contratti attivi e passivi; ma soprattutto passeranno alla Bluferries 82 lavoratori, il cui contratto muterà da ferroviario a marittimo.
Dura ed immediata la reazione della Fit Cisl di Messina. "È la malcelata voglia del Gruppo Fs di esternalizzare tutto il comparto della navigazione – puntualizzano il segretario provinciale della Fit Cisl Enzo Testa ed il responsabile Mobilità della Fit Michele Barresi – Bluferries partirà l'1 ottobre nel peggiore dei modi. Avevamo chiesto di condividere un percorso che desse garanzie della continuità del servizio pubblico sullo Stretto e dei diritti dei lavoratori. Oggi invece, vediamo che l'azienda Fs ci mette davanti al fatto compiuto applicando criteri discutibili e penalizzanti per gli 82 lavoratori impiegati fino ad oggi in questo servizio, che perderanno persino lo status e le garanzie del contratto ferroviario transitando d'imperio in quello marittimo". 

 

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