“Si tratta della prospettiva di innovazione del territorio più importante di tutto il secolo. Cambierà la mobilità nell’ambito regionale e nazionale e collegherà Taormina all’aeroporto Fontanarossa di Catania in circa quaranta minuti di percorrenza, così come con i porti di Messina e Catania per i passeggeri delle crociere”. Lo ha detto il sindaco di Taormina, Mario Bolognari parlando del raddoppio ferroviario Catania-Messina che “abbatterà – ha aggiunto il primo cittadino – significativamente il traffico automobilistico e consentirà un moderno ed efficiente sistema di accoglienza”.
Nelle scorso settimane, con Ordinanza n. 49 del Commissario di RFI, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, è stato approvato il progetto definitivo del I° lotto funzionale “Fiumefreddo – Taormina/Letojanni” e del II° lotto funzionale “Taormina – Giampilieri”. L’intervento completa il raddoppio della linea ferroviaria fra Messina e Catania e prevede la realizzazione di 42 km di nuovo doppio binario, di cui circa 37 km in sotterraneo, con un aumento della capacità della linea per il traffico sia passeggeri sia merci e una riduzione dei tempi di viaggio di circa 30 minuti tra Messina e Catania, tanto da consentire lo sviluppo di un servizio di tipo metropolitano da Catania fino a Taormina/Letojanni. A giorni si chiuderà la presentazione delle offerte da parte delle società che intendono realizzare i progetti esecutivi e le opere stesse.
“Ci tengo a precisare – ha sottolineato ancora Bolognari – che l’attuale amministrazione non ha fatto altro che proseguire un percorso già avviato dalle precedenti amministrazioni. Noi abbiamo aggiunto due richieste, quella relativa all’ulteriore collegamento tra il parcheggio Lumbi e il centro storico, ora in discussione con il comitato tecnico e la Regione Siciliana, e la pista di cantiere parallela e alternativa alla intasata via Francavilla, che potrebbe rimanere come utile infrastruttura permanente nel futuro. Ora si apre, però, una fase delicata che riguarda la gestione del cantiere e la necessità di interloquire correttamente e autorevolmente con l’impresa che si aggiudicherà la progettazione esecutiva. Infatti, molti aspetti di dettaglio e di gestione del cantiere sono demandati alla capacità dell’impresa aggiudicataria di tenere conto delle esigenze del territorio”.