“Negli ultimi anni lo scenario delle professioni del turismo ha affiancato a figure tradizionali, come guide e receptionist, profili sempre più legati al digitale. La conseguenza è che molti giovani che si affacciano a questo settore si trovano di fronte ad una molteplicità di proposte non sempre chiare e ad imprenditori che devono essere in grado di cogliere le opportunità del cambiamento”. Lo ha detto Silvia Barbone, responsabile Progetti Europei di Federturismo Confindustria e coordinatrice del progetto Ideate, nel corso del convegno “Turismo: nuove professioni, nuove opportunità” organizzato da Federturismo nell’ambito di Travelexpo, presentando i risultati finali del progetto Ideate European Tourism Careers di cui Federturismo è stato capofila, e il nuovo progetto NTG.
“Per questo – ha aggiunto Silvia Barbone – abbiamo risposto in modo concreto ai bandi pubblicati dall’Unione europea vincendo progetti che puntano a migliorare le sinergie tra gli istituti formativi ed il mercato del lavoro sia dalla parte dell’offerta che della domanda. Il progetto IdEATE European tourism careers, di cui siamo capofila, che vede la partecipazione di 10 partner provenienti da sei paesi europei (Francia, Belgio, Grecia, Spagna, Finlandia ed Italia) e giunto alla sua fase conclusiva ne è un esempio. IdEATE infatti punta a semplificare la ricerca delle informazioni per chi cerca lavoro nel turismo creando un network professionale specializzato nel settore del turismo coinvolgendo inoccupati, potenziali datori di lavoro, imprese, centri di formazione ed enti pubblici. In particolare, il progetto vuole sfruttare le opportunità offerte da Internet e dai social network basandosi su un approccio collaborativo, coinvolgendo diversi attori e sviluppando relazioni fra chi cerca e offre lavoro e fra chi offre una formazione specializzata nel settore.
Inoltre a gennaio è partito Next Tourism Generation Alliance. Il progetto, il cui obiettivo è realizzare un’alleanza strategica europea tra il mondo dell’impresa e quello della formazione per supportare la competitività del turismo partendo dalla formazione, durerà 4 anni e punta su digitale, green economy e sostenibilità attraverso il coinvolgimento di 14 partner di otto paesi (Italia, Inghilterra, Irlanda Spagna, Olanda, Germania, Bulgaria e Ungheria)”.
“La leva formazione – ha aggiunto Gianfranco Battisti, presidente Federturismo Confindustria – è particolarmente rilevante nel turismo per affrontare le nuove sfide. Entro il 2030 il settore si aspetta una crescita esponenziale, che dovrebbe portare a 2 miliardi di turisti. Serve dunque personale preparato a soddisfare i nuovi bisogni dei viaggiatori che si stanno spostando su sostenibilità e turismo esperienziale. Gli hotel diventano sempre più frinedly con camere piccole e spazi comuni più grandi dove gli ospiti possono interagire e tutto è automatizzato.
Tra le nuove figure particolarmente richieste dal mercato, c’è quella del Data protection officer (responsabile della protezione dei dati personali), per il quale si prevedono 42 mila nuovi posti di lavoro entro i prossimi 5 anni. Attualmente solo un’azienda su cinque è in regola con la protezione dei dati ma attenzione perché dal 25 maggio partono le multe”.
“Oltre a questi progetti in ambito europeo – ha concluso Antonio Barreca, direttore generale Federturismo Confindustria – come Federturtismo stiamo lanciando una piattaforma di e-learning a pagamento (ma comunque con quote di partecipazione sotto i 100 euro). Il primo corso che lanceremo come Federturismo Academy sarà proprio sulla figura del data protection officer a cui seguiranno corsi sulla sicurezza e sulla formazione ad hoc per il mercato cinese. Altri temi che saranno trattati sono sostenibilità e fisco.