Grazie alle nuove norme sul federalismo fiscale i Comuni possono decidere liberamente se applicare la tassa di soggiorno (fino a 5 euro al giorno a turista che pernotta in una struttura della città). Ma Agrigento ha deciso di non far pagare alcun balzello ai suoi ospiti. A rassicuraee gli operatori turistici agrigentini ci ha pensato direttamente il sindaco, Marco Zambuto, durante il seminario di presentazione del portale di prenotazione on line, booking.com, organizzato dal Presidente di Federalberghi di Agrigento, Francesco Picarella.
"Abbiamo preso questa decisione – sottolinea Zambuto – dopo aver ascoltato le giuste preoccupazioni manifestate dagli operatori del settore ricettivo presenti ad Agrigento, nella consapevolezza che un'eventuale tassa di soggiorno verrebbe ad aggravare ulteriormente la disponibilità di spesa del potenziale visitatore, con il sicuro rischio di produrre un decremento delle presenze turistiche in città". Soddisfazione è stata espressa da Picarella: "Federalberghi Agrigento insieme a tutti gli operatori turistici della città dei templi è riuscita a far desistere il sindaco ad applicare la tassa sul turismo. Mi auguro che Agrigento possa dare il via ad altre importanti affermazioni della categoria su questo importante problema".