Le PMI nel turismo sono etichettate sempre più spesso come responsabili della debolezza della nostra offerta turistica nonché dell'incapacità di reggere la competizione sui mercati internazionali. In realtà $ possono rappresentare un'importante opportunità di sviluppo. A partire da ciò ha preso via ieri a Palermo il convegno promosso da Assoturismo con il patrocinio di Unicredit, il quarto appuntamento dopo quelli di Bologna, Roma e Lecce.
Secondo Giovanni Felice, presidente regionale Confesercenti, "occorre utilizzare il grande potenziale insito nelle micro e piccole imprese ovvero l'opportunità di personalizzare i servizi resi, di rafforzare il rapporto fra imprese e territorio e la necessità di operare in una logica di rete che sia non la mera somma algebrica dei singoli fattori che concorrono alla definizione del prodotto turistico ma la condivisione di un progetto comune".
"Le piccole e medie imprese ricettive rappresentano l'asse portante del sistema turistico italiano" ha ribadito Gianfranco Dall'Ara, professore di Marketing del Turismo Università di Perugia mentre per Andrea Corso, presidente regionale Assoturismo, "l'offerta alberghiera dell'Italia turistica non è affatto un'anomalia e la presenza diffusa degli alberghi in tutto il paese è anzi una sua peculiarità storica, tradizionalmente molto apprezzata dalla domanda, perché permette di sperimentare lo stile di vita italiano e di vivere la cultura dei luoghi".
I lavori sono stati conclusi da Filippo Donati, presidente nazionale Asshotel, che ha sottolineato la necessità di prevedere adeguate politiche a sostegno delle PMI sempre più spesso vittime di un impianto normativo fatto di regole e misure, frutto di scelte politiche da sempre attente agli interessi dei grandi gruppi industriali che oggi più che mai costituiscono una vera e propria eccezione rispetto alla natura e alla tipologia del nostro sistema economico e produttivo fatto di micro e piccole realtà.