Novità per la tassa di soggiorno a Siracusa. Il Consiglio comunale ha votato, infatti, una serie di modifiche al regolamento vigente e ha aggiornato le tariffe con una stretta sull’extralberghiero. In questo senso, si è deciso di disciplinare le locazioni brevi e le locazioni di immobili ad uso abitativo della durata non superiore a 30 giorni e l’estensione da 4 a 7 giorni per l’applicazione e il pagamento della imposta. Inoltre, la tassa si pagherà a notte e a persona ma in percentuale al costo della stanza “quantificata in misura percentuale dal 2% al 4% sul costo del pernottamento comprensivo di eventuale colazione, al netto dell’Iva e di eventuali servizi aggiuntivi con il limite massimo di 5 (cinque) euro a persona per pernottamento”.
Dunque, la nuova tassa di soggiorno si dovrebbe pagare in base al costo della stanza ma questa novità non è stata apprezzata dalla Sezione Turismo ed Eventi di Confindustria Siracusa. “Siamo fermamente contrari alla proposta, ci sembra profondamente iniqua per il turista, perché il costo della stanza può variare in funzione dell’acquisto sulle piattaforme on line. Saremmo gli unici nel mondo ad applicare un ulteriore costo per gli albergatori mettendo in difficoltà, tra l’altro la gestione della rendicontazione. Tale imposta a percentuale ci imporrebbe di rendere nota questa costruzione della tariffa con i “servizi aggiuntivi”, con gravi conseguenze a livello di percezione del turista e di gestione amministrativa per le aziende; e lo stesso Comune di Siracusa, come controllerebbe le somme versate, dal momento che sono in percentuale al prezzo di vendita? Questa proposta di ‘imposta di soggiorno a percentuale’ andrebbe ad agevolare coloro che vendono solo pernottamento e a svantaggio di chi cerca di costruire ogni giorno e con notevoli sforzi una proposta integrata di soggiorno per valorizzare la destinazione. Evidentemente non si sarebbe tenuto conto nel formularla di alcuni aspetti “tecnici” dell’ambito turistico-alberghiero. Ci attendiamo dall’amministrazione una attenzione ed un chiarimento”.
E netta contrarietà esprime anche l’associazione Noi albergatori. Il presidente Giuseppe Rosano spiega: “ciò a cui siamo assolutamente contrari è anzitutto la scelta di far pagare una percentuale in base, non soltanto alla tariffa della camera, ma anche ai servizi aggiuntivi quali: piccola colazione, pasti, ecc. Una pura follia! Se così fosse, a conti fatti, andrebbe pressoché a raddoppiare il costo dell’imposta di soggiorno. Tant’è che questa scelta è stata adottata soltanto da pochi Comuni siciliani e limitatamente agli affitti brevi, non certo in riferimento agli alberghi dove, tra l’altro, verrebbero fuori cifre fatte di centesimi, difficili da gestire e che la maggior parte degli ospiti, con pacchetti già saldati, dovrebbe pagare in contanti con evidenti difficoltà”.
Ma a non convincere Noi albergatori Siracusa pure la tassazione estesa non a 4 bensì a 7 pernottamenti consecutivi: “una decisione, questa – chiarisce Rosano – che finirebbe per ridurre, anziché incrementare, il numero dei pernottamenti a Siracusa, a vantaggio di destinazioni più appetibili ed economiche”.