“La procedura relativa all’Aeroporto di Firenze, che è stata avviata nel febbraio 2015 è propedeutica all’avvio della verifica di compatibilità urbanistica, prosegue a prescindere dall’esito dell’emendamento, ritirato, alla legge di stabilità che, comunque, non avrebbe inciso su tale processo”. È quanto scrive l’Enac riguardo al potenziamento dell’aeroporto del capoluogo toscano.
Enac aggiunge che oggi al ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è in programma una riunione per la conclusione dell’esame del piano di sviluppo dell’Aeroporto di Firenze con la Commissione Via/Vas che cura l’istruttoria per conto del Ministero.
“La valutazione del progetto di sviluppo è consistita in una dettagliata analisi di tutte le ricadute ambientali generate dalla costruzione e dall’esercizio delle nuove opere, e in particolare della nuova pista, sul circostante territorio della Piana – spiega Enac – su un investimento pari a circa 300 milioni di euro, sono previste opere di compensazione pari a circa 30 milioni di euro.
L’investimento di tale cifra consentirà una compiuta integrazione delle opere previste per lo sviluppo dell’Aeroporto di Firenze, tra cui la nuova pista, con il territorio circostante.
Si tratta di un ulteriore passo in avanti verso il potenziamento e l’ammodernamento dello scalo di Firenze, come previsto dal Piano Nazionale degli Aeroporti e come richiesto dalla crescente domanda di trasporto aereo che riguarda anche la Regione Toscana – aggiunge Enac – Di recente anche la Regione Toscana si è espressa con orientamento favorevole, con prescrizioni, allo sviluppo dell’aeroporto, e tutti gli Enti interessati stanno attuando, pertanto, il percorso approvativo con i dovuti elevati livelli di approfondimento, sia ambientali che urbanistici, riservati dalla normativa alle infrastrutture aeroportuali”.
