Per Legambiente Turismo la Toscana si candida a essere la prima regione in Italia per la sostenibilità nel turismo. Con 47 imprese aderenti, oltre 4 mila posti letto, 600 mila pernottamenti, e oltre 450 tonnellate di Co2 in meno prodotte in una anno la regione è al top per l'ecostenibilità. Ieri a Firenze l'associazione ha assegnato l'etichetta ecologica a 3 strutture ricettive. Si tratta dell'hotel Montemerlo a Fetovaia all'Isola d'Elba, il Casale Camalda di Serravalle nel parco delle foreste casentinesi in provincia di Arezzo, e l'agriturismo Acquaviva di Montemerano a Manciano. Il riconoscimento è stato consegnato da Luigi Rambelli, presidente nazionale di Legambiente Turismo, insieme a Piero Baronti, presidente toscano di Legambiente, a Cristina Scaletti, assessore regionale alla cultura e turismo.
"È l'occasione per valorizzare lo sforzo che numerosi operatori turistici hanno compiuto in direzione di un turismo competitivo ma sostenibile – ha detto Scaletti – una filosofia alla base della rete Necstour presieduta dalla Toscana e che raggruppa trenta regioni europee". "Gli albergatori toscani aderenti hanno ben chiara l'importanza della sostenibilità ambientale anche nella fidelizzazione della clientela – ha aggiunto Rambelli – Le buone pratiche ecosostenibili riguardano la riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata; il risparmio idrico ed energetico; il cibo sano e locale; la mobilità leggera; la promozione del territorio, e la vivibilità delle località di vacanza". "Se il turismo ecosostenibile cresce, la Toscana ha tutte le potenzialità per esserne la regione leader", ha concluso Baronti.