Albergatori A. Adige: conseguenze drammatiche con nuova ordinanza

“Senza alcun preavviso, adesso gli ospiti dovranno presentare un test negativo all’ingresso in Alto Adige. Previsti anche 5 giorni di quarantena per le persone non vaccinate ma in possesso di test negativo. Questa nuova ordinanza riporta conseguenze drammatiche per il turismo invernale, specialmente per il periodo natalizio e per Capodanno”. A dichiararlo Manfred Pinzger, presidente dell’Unione Albergatori e Pubblici Esercenti Hgv dell’Alto Adige.
Secondo Pinzger, “l turismo insieme ai gestori degli impianti di risalita, si sono preparati al meglio per garantire una stagione invernale sicura, investendo molto e adottando tutte le regole 3G e 2G (Green pass e Super green pass nel mondo di lingua tedesco) per poter aprire le attività e offrire ai dipendenti un lavoro sicuro nel rispetto di tutte le misure di sicurezza. Con queste rigide regole d’ingresso, il governo ha praticamente bloccato gli sforzi per rendere possibile una stagione invernale sicura, soprattutto nelle regioni sciistiche che dipendono in modo significativo dagli ospiti stranieri”, ribadisce Pinzger.
Il presidente dell’Hgv ha sottoposto la questione al presidente Kompatscher, ai vertici di Federalberghi, Confcommercio e al senatore Dieter Steger, oltre che al parlamentare europeo Herbert Dorfmann, dato che anche l’UE ha chiesto all’Italia spiegazioni sulle nuove restrizioni.
“In tutta Europa, per passare le frontiere è valido il Green Pass. Non si spiega perché l’Italia stia ora rinunciando a questo regolamento. In questo modo si colpisce duramente il turismo invernale, poiché nessun ospite non vaccinato, ma in possesso di un test negativo, andrà cinque giorni di quarantena in vacanza. Questa è una sciocchezza. E non è accettabile per una destinazione turistica, dove il turismo invernale ricopre un grande elevato per l’economia ma anche per il mercato del lavoro”, conclude l’Hgv.

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