Dall’1 gennaio le 5 Strade del Vino e dei Sapori del Trentino si fondono dando vita ad una nuova realtà. Il riassetto è stato voluto dagli attori del territorio e sostenuto da Tiziano Mellarini, assessore provinciale al turismo e dai vertici di Trentino Marketing, che punta a ottimizzare la promozione, razionalizzando i costi e coordinando maggiormente le azioni di comunicazione. Il nuovo soggetto, ‘Strada del Vino e dei Sapori del Trentino’, nasce dalla fusione delle precedenti strade di Vallagarina, Lago di Garda e Dolomiti di Brenta, Colline avisiane Faedo e Valle di Cembra, Piana Rotaliana, Trento e Valsugana.
“Questa unificazione – ha detto Mellarini – rappresenta un risultato molto importante, frutto di un percorso virtuoso finalizzato a fare sistema. Un'idea nata 4 anni fa, che nasce da precise considerazioni di marketing territoriale con l'obiettivo di far crescere l'agroalimentare trentino valorizzandone le potenzialità anche in chiave di comunicazione e promozione turistica”.
La fusione delle 5 realtà nella nuova Strada dei Vini e dei Sapori è stata deliberata il 21 novembre. L'accordo è stato perfezionato adottando il nuovo schema a 3 soggetti, che salvaguardia le specificità di tutti i territori: accanto alla Strada dei Vini e dei Sapori permangono infatti quelle della Mela, che interessa le Valli di Non e Sole, e dei Formaggi, che comprende Fiemme, Fassa e San Martino di Castrozza.
“Questo risultato – ha detto Francesco Antoniolli, già presidente della Strada dei sapori di Trento e Valsugana – è stato raggiunto grazie all'apporto dei nostri 450 soci, che hanno creduto a questo progetto e lo hanno sostenuto”.
Assieme ad Antoniolli, hanno presenziato alla conferenza stampa anche i presidenti delle altre 4 Strade protagoniste della fusione, Carlo Filiberto Bleggi (Lago di Garda e Dolomiti di Brenta), Paolo Malfer (Vallagarina), Rosario Pilati (Colline avisiane Faedo e Valle di Cembra), Corrado Gallo (Piana Rotaliana).
Alla guida del neonato soggetto vi sarà, per i primi 3 anni, un pool di governance composto dai 5 presidenti della precedenti Strade che, dall’1 gennaio, eleggeranno al proprio interno un presidente e un vicepresidente.