Bolzano chiede uso lingua tedesca per portale CIN

In una nota indirizzata alla ministra del Turismo, Daniela Santanché, il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, fa riferimento al diritto fondamentale, costituzionalmente garantito, di usare la lingua madre con la pubblica amministrazione in merito alla questione della Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche (Bdsr) per ottenere il Cin (Codice Identificativo Nazionale). Il portale è di grande importanza per il settore, per questo è necessario rendere disponibili i contenuti e le applicazioni in lingua tedesca, in modo che gli utenti di madrelingua tedesca possano utilizzare correttamente questo strumento.

“Secondo lo Statuto di autonomia, in Regione la lingua tedesca è equiparata all’italiano ed è quindi lingua ufficiale provinciale. È importante che le procedure burocratiche amministrative, spesso complicate, possano essere gestite nella lingua madre”, afferma il presidente della Provincia. Secondo il decreto del Presidente della Repubblica, gli strumenti tecnici e i documenti devono essere disponibili in entrambe le lingue se sono richiesti dalla legge per essere messi a disposizione dei cittadini. Ciò vale anche per la preparazione del CIN, che deve
essere predisposto dai gestori degli esercizi interessati entro 60 giorni dal 3 settembre e deve poi essere esposto in modo visibile presso l’esercizio. La mancata esposizione del CIN può comportare una sanzione amministrativa pecuniaria da 800 a 8.000 euro, ai sensi dell’articolo 12-ter, comma 9, del Decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145.

Kompatscher conclude la nota con un appello alla ministra, affinché tutti i documenti digitali messi a disposizione dei cittadini dagli uffici di sua competenza per l’adempimento degli obblighi di legge siano disponibili anche in lingua tedesca.

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