Sicurezza sulle piste da sci, la priorità del Trentino

Vietato l’uso di notte e l’ingresso a piedi ma anche con slitte o bob

Il Trentino punta sulla sicurezza delle piste da sci, come conferma l’assessore al Turismo Tiziano Mellarini. In Trentino esiste già una legge provinciale che vieta l’utilizzo di notte delle piste da sci, se privi di autorizzazione. Chi vuole utilizzare le piste di notte deve chiedere l’esplicita autorizzazione alla società proprietaria gli impianti di risalita e che ha la responsabilità della manutenzione delle piste. Una norma che in passato ha visto tra le vittime anche l’ ex campione del mondo di ciclismo, Maurizio Fondriest, multato dai carabinieri per aver raggiunto di notte con gli sci da scialpinismo un rifugio sulla Paganella. A cadere nella trappola della legge anche vari sciatori multati dalla polizia municipale di Trento sulle piste del Bondone. La sanzione amministrativa va dai 30 ai 90 euro, ridotta a 30 euro per chi provvede subito all’oblazione. Ma il Trentino ha introdotte novità anche rispetto alla legge nazionale n.363/2003 che detta i principi in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali e per la gestione in sicurezza delle aree sciabili. “La normativa della Provincia autonoma di Trento presenta significative e importanti differenziazioni – chiarisce Mellarini – viene ribadito il divieto di ingresso a piedi in pista nonché l’utilizzo di slitte, motoslitte, bob, gommoni e similari, viene aggiunto il principio che la condotta dello sciatore deve adeguarsi oltre che alle caratteristiche della pista ed alla situazione ambientale anche alle capacità tecniche proprie dello sciatore stesso; inoltre è previsto che ogni sciatore debba mantenere velocità, traiettorie e distanze tali da evitare, in caso di caduta, ogni ostacolo prevedibile”.
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