Parchi, no ai tagli: Goracci chiede spiegazioni alla Regione

Il consigliere di Rifondazione comunista ha presentato un’interrogazione alla giunta

"La giunta regionale spieghi quali iniziative intende assumere verso il Governo per impedire i tagli previsti nella manovra finanziaria e quale strategia adotterà per mantenere i parchi della nostra Regione quali beni comuni indispensabili per salvaguardare gli habitat protetti, la funzione di monitoraggio e controllo della biodiversità e le realtà socio-economiche dei territori interessati''. È quanto contiene l'interrogazione di Orfeo Goracci, consigliere di Rifondazione comunista della Regione Umbria, osservando che ''in quasi 20 anni dall'entrata in vigore della legge 394 del 1991 i parchi sono stati attrattori di risorse comunitarie e anche private verso territori dimenticati, e sono tra le poche realtà italiane dove il countdown 2010 per l'arresto della perdita di biodiversità non è fallito''. Un contesto su cui andrebbe ad incidere ''la manovra finanziaria straordinaria varata dal Governo con D.L.n.78/2010, che colpirà anche le aree protette nonostante lo Stato spenda ad oggi per i parchi nazionali l'esatto equivalente di un caffè all'anno per ciascun italiano. Per i parchi nazionali e riserve statali, è previsto infatti un taglio del 50% degli stanziamenti per il 2011". Per  Goracci "tutte le realtà economiche che ruotano intorno alle aree protette, le cooperative per l'educazione ambientale, per il turismo, per tutti gli altri servizi connessi alla conservazione della natura, nonché i posti di lavoro presso gli enti, subirebbero un gravissimo collasso''.

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