Al via recupero della via consolare delle Gallie

Il tracciato si sviluppa da Pont-Saint-Martin fino al Piccolo San Bernardo

“Un patrimonio diffuso sul territorio da recuperare come conoscenza e da valorizzare con la creazione di luoghi di comunicazione e di informazione che permetteranno la comprensione di come la viabilità fosse uno strumento di gestione di un territorio e delle sue economie”. Con queste parole è stato presentato il progetto 'La via consolare delle Gallie', finanziato nell'ambito del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Svizzera 2007-2013. Il tracciato si sviluppa da Pont-Saint-Martin fino al Piccolo San Bernardo e comprende anche la diramazione del Gran San Bernardo. Tra i resti monumentali e ancora bene visibili, spiccano il ponte romano di Pont-Saint-Martin, il tratto di viabilità scavato nella roccia a Donnas, i resti del ponte romano di Saint-Vincent, le sostruzioni di Mecosse e il ponte di Pierre Taillè, i resti del ponte di La Thuile e di Pont Serrand, la strada intagliata nella roccia del Gran San Bernardo. Il percorso sarà correlato da alcune stazioni fisse di informazione più tradizionali e dalla stesura di un piano strategico di comunicazione e marketing che permetterà l'individuazione dei punti forti del patrimonio e la loro migliore integrazione con il territorio. 

 

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