Il Tar del Lazio ha annullato il regolamento che ha stabilito il divieto dei voli notturni all’aeroporto Marco Polo di Venezia. A deciderlo la II sezione bis, presieduta da Antonino Savo Amodio, che ha accolto il ricorso dalla Save. Il ricorso in questione segue un altro già definito in via definitiva, e impugnava il provvedimento con il quale è stato confermato il divieto dei voli notturni nella fascia oraria 23-6, sia pur prevedendo parziali deroghe. Il Tar ha ritenuto fondato il ricorso di Save.
“È stata operata la scelta di imporre il divieto di volo in via preventiva – si legge nella sentenza – senza il preliminare accertamento di situazioni di inquinamento acustico, giacché la Commissione incaricata di definire le procedure antirumore nelle attività aeroportuali, ha predisposto le bozze del decreto oggetto della presente impugnativa, senza farle precedere dall’accertamento in concreto delle effettive emergenze che possano giustificare la soluzione inibitoria adottata in via generale. Emergono, pertanto, vizi di elusione legislativa e del principio costituzionale di libera circolazione, nonché difetto di istruttoria”.
Il regolamento contestato appare in contrasto con la normativa di riferimento, la quale “subordina le restrizioni operative del traffico aereo al caso in cui le valutazioni effettuate abbiano dimostrato che l’attuazione di ogni altra misura di contenimento acustico prevista dalla normativa vigente non consenta di raggiungere gli obiettivi stabiliti, e prevede la costituzione di un comitato tecnico-consultivo al fine di emanare linee di indirizzo per l’adozione delle restrizioni operative, nonché per individuare e proporre all’Enac le ipotesi di eventuali restrizioni operative ritenute idonee ad evitare il ripetersi del superamento dei limiti acustici”.