E’ l’aeroporto di Venezia, il secondo scalo nazionale a ricevere dall’Enac (dopo Roma Fiumicino), la conversione del Certificato di Aeroporto in base a quanto previsto dal Regolamento Europeo n. 139 del 2014 che stabilisce i requisiti tecnici e le procedure amministrative relativi agli scali comunitari. Il Certificato che è stato consegnato oggi alla Save, società di gestione dello scalo, attesta che l’organizzazione della società concessionaria, le procedure delle operazioni a terra e tutte le infrastrutture e gli impianti aeroportuali rispondono ai requisiti contenuti nel Regolamento comunitario.
“Con Venezia – ha detto il direttore generale dell’Enac Alessio Quaranta – continua il processo di conversione dei certificati aeroportuali che sta portando all’adeguamento ai requisiti richiesti dal Regolamento e, contestualmente, alla revisione generale anche dell’organizzazione e della distribuzione delle competenze sugli aeroporti secondo un modello comune a livello europeo”. Sin dal 2003, i 46 principali scali italiani erano stati certificati sulla base di un regolamento nazionale, che recepiva l’Annesso 14 dell’Icao (International Civil Aviation Organization), denominato ‘Regolamento per la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti’. Con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento comunitario, l’Enac ha avviato le pratiche di conversione dei precedenti certificati con una serie di riunioni di confronto, per diversi mesi, tra i professionisti dell’Ente e i referenti delle società di gestione. Mentre il Regolamento Europeo prevede la conversione di tutti i Certificati entro la fine del prossimo anno, l’Enac ha anticipato i tempi per cinque aeroporti nazionali (Roma Fiumicino, Venezia, Milano Malpensa, Bergamo e Napoli), che saranno certificati entro la fine del 2016.