Villa Verecondi Scortecci si è aperta al pubblico con un happening esclusivo al quale hanno partecipato numerose personalità del mondo imprenditoriale, autorità e giornalisti del jet set veneto.
Una serata di musica dal vivo e cucina casalinga raffinata e semplice, la stessa che sarà proposta a chi visiterà la villa, ritmata da un aperitivo prolongé che ha permesso a tutti di ammirare i recenti lavori realizzati da Azzolina degli Azzoni, discendente di una dinastia nobiliare che nel progetto di restauro è stata aiutata dalla figlia Alvina Verecondi Scortecci.
“Tre anni fa abbiamo deciso di valorizzare gli spazi pensandoli per gli eventi – spiega Azzolina -Dopo il restauro i nostri spazi si sono rivelati ideali per ricevimenti, funzioni matrimoniali, cene di lavoro, servizi fotografici, meeting, conferenze, esposizioni e sfilate di moda. Perfetti anche come set per film e pubblicità”.
Ma considerato che il trend del turismo esperienziale è in crescita, l’aspetto che forse desterà maggiore interesse è quello del riadattamento degli spazi della villa a stanze di un hotel con oltre quattrocento anni di storia e una bellezza da spaccare il cuore. C’è la ‘Tower Superior’: con accesso dal cortile interno attraverso una porta a volta, la struttura si articola su tre livelli con vista a trecentosessanta gradi sui vigneti del Prosecco. O la ‘Barchessa Deluxe’: appartamento di 80 mq, composto da salotto con divano letto, zona pranzo, cucina attrezzata, camera matrimoniale e ampio bagno con doccia. Senza dimenticare la ‘Mansarda Deluxe’, ampio loft dove il moderno e l’antico si abbracciano in una atmosfera calda ed accogliente. O la “Noble Suite” con pareti ornate da stucchi del 1660.
“Il nostro obiettivo è quello di conservare l’identità storica e territoriale. Più che una struttura ricettiva e per eventi, si tratta di una casa, e speriamo che come tale ne trasmetta il senso di intimità – chiude Azzolina degli Azzoni – E pensiamo che se ne avvantaggi tutto il territorio limitrofo, non solo la comunità di Colle Umberto, ma anche la più estesa area del Prosecco. Forme di turismo e di accoglienza così raffinate, oltre a tutelare i beni storici, fanno conoscere il territorio all’elite mondiale delle persone che amano la cultura e la storia dei nostri paesaggi”.