Con l'arrivo al bacino San Marco di Msc Divina a Venezia sono riprese le polemiche sull’eccesso della grandi navi nell’area. Grida e slogan di contestazione hanno accolto il passaggio del 'gigante'. I Comitati 'No Grandi Navi', adesso hanno dalla loro parte anche il Fai che, con la presidente regionale Maria Camilla Bianchini d'Alberigo, ha chiesto lo stop definitivo alle maxi-navi a Venezia. Ma non tutti a Venezia la pensano come gli ambientalisti, specialmente chi col porto e le navi lavora. Ai dimostranti ha replicato anche la Venezia Terminal Passeggeri (Vtp). "Non possiamo più accettare – ha detto l'ad Roberto Perocchio – critiche fatte da non esperti. Le navi da crociera sono un vantaggio enorme per Venezia, non un danno. Specie in un momento in cui il porto sta subendo il declino del traffico mercantile”.
A difendere la propria nave anche Giuliano Bossi, comandante di Msc Divina. “È logico che Venezia debba tener conto dei pareri contrari – ha detto Bossi – Sono convinto che, con la dovuta attenzione ed il rispetto che meritano, Venezia e la laguna possano ospitare le navi da crociera con un impatto minimo".
Il decreto anti-inchini firmato a marzo dai ministri Clini e Passera dopo la tragedia della Costa Concordia non è risolutivo per Venezia in quanto l'estromissione dei giganti oltre le 40mila tonnellate avverrà solo quando il Comitato per la salvaguardia dirà sì allo scavo di un canale alternativo o quando prenderà forma il primo modulo del porto off-shore alla bocca di Malamocco.