A Bibione prende il via il progetto ‘Spiagge Accessibili’ per un’estate inclusiva

Ha preso il via a Bibione la stagione 2019 del Turismo sociale e inclusivo. L’iniziativa si è aperta con la consegna dello ‘zainetto’ di benvenuto ai 50 ragazzi con disabilità , che in veste di tirocinanti saranno ‘operatori di inclusività’ nelle spiagge venete.

Novotà di questa 3^ edizione, infatti, sono le 50 borse-lavoro che sosterranno l’inserimento lavorativo e sociale di altrettanti giovani con problemi di disabilità negli stabilimenti balneari, nelle attività turistiche e nei servizi dell’accoglienza agli ospiti.
Le vacanze sul litorale veneto – da Bibione al delta del Po – saranno occasione di svago e inclusione non solo per i turisti con disabilità, ma anche per una cinquantina di giovani del territorio veneto che, attraverso il tutoraggio dei Servizi di inserimento lavorativo delle 9 Ulss venete, vivranno due mesi di autonomia, impegno sociale ed esperienza occupazionale retribuita.

A dare il via libera alla stagione ‘inclusiva’ Manuela Lanzarin, assessore regionale alla sanità e al sociale, insieme al vescovo della diocesi di Pordenone e Concordia Sagittaria Giuseppe Pellegrini.

“Le finalità del progetto ‘Turismo sociale e inclusivo’ – ha sottolineato l’assessore – sono lo sviluppo e l’incremento dell’offerta ricettiva per turisti con disabilità nelle spiagge del litorale veneto, frequentato ogni anno da 24 milioni di presenze, il potenziamento della rete tra i SIL (servizi per inserimento lavorativo) delle 9 aziende sanitarie del Veneto e la possibilità di creare nuove assunzioni di persone disabili presso gli operatori delle spiagge venete, anche attraverso gli strumenti offerti dalla legge 68/1999 sul collocamento obbligatorio.

Ogni anno il progetto cresce e si consolida – ha aggiunto – Dopo l’accessibilità fisica delle strutture, obiettivo della 1^ edizione, lo scorso anno si sono aggiunti l’animazione e le attività ricreative e ludico-sportive per gli ospiti e le famiglie. Quest’anno la novità è l’inserimento lavorativo di 50 giovani: una iniziativa in linea con i pilastri fondamentali delle nostre politiche di inclusione sociale, cioè autonomia abitativa e autonomia lavorativa”.

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