Caner e Marcato scrivono a Franceschini e Patuanelli: servono misure per settore termale

“Per il comparto termale la situazione è disastrosa. Servono provvedimenti specifici per le imprese ed è necessario che il Governo li preveda all’interno del pacchetto di misure previste per il rilancio del settore turistico nel post emergenza da Covid-19”. Lo chiedono gli assessori al Turismo e allo Sviluppo economico della Regione Veneto, Federico Caner e Roberto Marcato, in una lettera inviata al Ministro dei Beni e attività culturali Dario Franceschini, a quello dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e, per conoscenza, al Presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini. Nella lettera viene presentato il quadro della situazione della zona dei Colli Euganei, il più grande complesso termale d’Europa, messo in ginocchio dall’emergenza Covid-19.

“L’imprevedibile ondata di cancellazioni, che rappresenta oltre l’80% degli arrivi previsti – scrivono Caner e Marcato – ha colpito proprio nel cuore del periodo di alta stagione, creando un danno irreparabile, mettendo a rischio la stessa esistenza di un intero settore col rischio di creare un’emergenza sociale oltre che economica. Le perdite stimate da una prima proiezione ammontano a circa 200 milioni di euro per il 2020”.

Da qui la richiesta di “provvedimenti specifici per le aziende del comparto termale: attivazione di misure di sostegno al turismo termale per investimenti strutturali attraverso fondi europei per l’acquisto di immobili turistici e il miglioramento strutturale di quelli esistenti; togliere i tetti di spesa sanitari termali alle aziende, pur lasciando quello cumulato per azienda sanitaria; destinare risorse alla ricerca scientifica termale e per la promozione della destinazione termale”.

Gli assessori veneti evidenziano infine la necessità di risolvere alcune questioni di carattere generale, tra cui l’estensione del Fondo d’Integrazione Salariale straordinario per Covid-19 fino al 31 dicembre e la complementarietà delle misure di sostegno al reddito e all’abbattimento contributivo, oltre all’estensione del bonus facciate e dell’ecobonus.

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