Al contrario di altre aree del Veneto, la provincia di Rovigo è ancora fuori dai circuiti turistici di massa. Ecco perchè, Marino Finozzi, assessore regionale al turismo, ritiene necessario "dotare l'area di un'immagine forte, che la caratterizzi nell'ambito dell'offerta veneta complessiva". In particolare, Finozzi si è concentrato sulle potenzialità e le debolezze dell'offerta polesana e sulla necessità di puntare sul turismo balneare e su quello ‘di visitazione': il primo deve maggiormente caratterizzarsi per l'originale collocazione delle spiagge all'interno dello straordinario contesto naturalistico del Parco del Delta del Po, vera e propria risorsa che, per carenza di informazione e promozione, è da molti considerata appartenente alla vicina Emilia Romagna; il secondo deve far leva sulla creazione e promozione di percorsi per una 'mobilità lenta': ciclabili, ippici, fluviali. "Lo sforzo che deve essere fatto dagli operatori del turismo, privati e pubblici, di questo territorio dalle molte potenzialità ancora inespresse – ha detto Finozzi – è quello di lavorare ad una programmazione complessiva, di qualità, che ambisca a dare un marchio, un'identità forte all'offerta polesana nella sua globalità".