Venezia, con l’idea di una funivia tra l’aeroporto di Tessera e la città storica, è pronta ad accendere le fantasie dei progettisti. Per ora l’idea dell’impianto a fune (cabinovia, o funicolare) è poco più di una suggestione. Ma una traccia tangibile esiste: è nel Masterplan al 2037 presentato dalla Save, la società di gestione del Marco Polo. Un futuro non troppo lontano, nel quale la società guidata da Enrico Marchi potrebbe registrare (stima 2035) oltre 18 milioni
di passeggeri l’anno.
Nel piano di crescita dell’aeroporto, confermano dalla Save, la funivia Tessera-Venezia “è considerata”. Del resto già
nel 2022 l’idea era stata accarezzata da Enrico Marchi, che ne avrebbe parlato al sindaco Luigi Brugnaro come una delle proposte per il piano strategico delle opere della Città Metropolitan.
La ‘funivia sulla laguna’ è stata rilanciata nel dibattito pubblico che si è aperto tra la Save e gli stakeholder quando la
società, sul proprio sito, ha iniziato a raccogliere (e a rispondere) alle osservazioni e alle proposte sul Masterplan. E’
stata una delle tante associazioni cittadine impegnate nella difesa della laguna ad interpellare l’aeroporto sui progetti
alternativi ai taxi e ai ‘lancioni’ che fanno la spola fra il Marco Polo e Venezia, lungo il canale di Tessera, contribuendo con la loro parte al moto ondoso. Save ha risposto spiegando di essere “interessata a proporre una ipotesi di collegamento alternativa tramite impianto a fune tra l’aeroporto e la città storica”.
Progetti preliminari su carta, o rendering, ancora non ci sono. Si sa però che nei mesi scorsi vi sarebbe stato un
contatto tra la società di Marchi e la Leitner, l’azienda altoatesina che ha realizzato funicolari e cabinovia in ambito
urbano in diverse capitali del mondo, da Riad a Città del Messico. Leitner, secondo quanto è dato sapere, avrebbe fornito soltanto una ‘stima’ sul progetto. Se mai si arriverà ad una pianificazione, il tragitto della funivia potrebbe attraversare chilometri di laguna partendo dal sedime dell’aerostazione, Tessera, per arrivare a Fondamento Nove, ovvero il percorso che già oggi coprono i mezzi acquei che portano i passeggeri dal Marco Polo al centro storico. La realizzazione dovrebbe essere in project financing. Comporterebbe naturalmente un iter complesso – basti pensare al progetto per spostare le ‘grandi navi’ dal centro cittadino – soprattutto per le molte competenze esistenti sulla laguna: dall’ex Magistrato alle Acque, al Comune, alla Regione.