martedì, 7 Maggio 2024

La Via Ostiglia punta a diventare una “greenway”

Si tratta di una pista ciclopedonale di 118 chilometri che tocca 5 province

Non solo una pista ciclabile ma una vera e propria “greenway”. E’ il progetto strategico della “Via Ostiglia”, presentato dall’assessore Regionale all’Urbanistica e alle Politiche del Territorio Renzo Marangon, dal consigliere regionale Roberto Ciambetti e dagli assessori provinciali Costantino Toniolo di Vicenza, Franco Conte di Treviso e Samuele Campedelli di Verona. Su proposta di Marangon, di concerto con l’Assessore Regionale alla Mobilità Renato Chisso, la Giunta regionale ha infatti autorizzato l’avvio di un progetto che ha come obiettivo di realizzare una pista ciclopedonale interregionale lungo la dismessa linea ferroviaria Treviso-Ostiglia (MN). Il percorso è lungo circa 118 km, per un totale di 5 province (Vicenza, Verona, Treviso, Padova e Mantova) e 30 Comuni: parte da Treviso, attraversa la Pianura Padana e arriva a Ostiglia, nel mantovano. Lo scopo è quello di mettere in rete le eccellenze ambientali e storico culturali presenti lungo l’asse dell’ex ferrovia (Parco del Sile, Villa Contarini a Piazzola sul Brenta, l’area del Parco del Brenta, le dorsali dei Colli Euganei e Berici, Villa Pojana a Pojana Maggiore, Villa Pigafetta-Camerini a Montruglio di Mossano, Vialla Cornaro a Piombino Dese e altre) con la finalità di creare un sistema di valorizzazione del corridoio che abbia delle ricadute efficaci in termini di sviluppo dell’area, in quanto parte significativa dell’identità culturale del Veneto. La via Ostiglia potrebbe inoltre costituire un modello di mobilità alternativa, libera da traffico e inquinamento, utilizzabile sia per i brevi spostamenti quotidiani, sia per escursioni a interesse paesaggistico. I “percorso verdi “ così estesi e articolati e insieme così ricchi di numerose risorse naturali e artistiche sono veramente una particolarità che in Europa e nel mondo anglosassone hanno da tempo imparato a valorizzare.

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