Grazie a una convenzione tra Enel, Parco Naturale delle Dolomiti Friulane e Fondazione Vajont, da agosto i turisti che visiteranno la diga del Vajont ed i luoghi della catastrofe del 9 ottobre 1963 potranno percorrere per intero il coronamento dello sbarramento artificiale, in modo tale da riuscire ad osservare sia la forra del torrente sia, sul lato opposto, la valle del Piave. In questo modo la società elettrica affida la gestione delle visite al Parco mentre la Fondazione si occuperà degli aspetti legati alla comunicazione ed alla diffusione di documenti didattici sull’evento. “L’apertura della struttura – ha sottolineato Per Pierluigi De Cesero, sindaco di Longarone e presidente della Fondazione – rappresenta un ulteriore passo avanti verso la definizione di un ‘percorso della memoria’, una prima tappa fondamentale del progetto di museo diffuso, affinché il Vajont possa diventare monito e patrimonio dell’umanità”. “Grazie a questa convenzione – ha osservato Paolo Tartaglia, in rappresentanza della Spa – Enel intende completare un percorso di avvicinamento alle richieste del territorio che vedono nella diga del Vajont un luogo di aggregazione, ricordi e di insegnamento per noi e per le generazioni future”. “L’accordo – ha rilevato ancora De Cesero – riavvia le iniziative rivolte alle centinaia di migliaia di visitatori che frequentano ogni anno i luoghi della tragedia”.