Venezia, il turismo del futuro e l’atteso boom degli asiatici

“Il turismo del futuro passa attraverso progetti ed iniziative di turismo eco-sostenibile di qualità e turismo accessibile, proprio ciò che Skal International Venezia sta promuovendo attraverso i propri associati”. Lo ha comunicato Armando Ballarin, riconfermato presidente di Skal Club Venezia, alla tavola rotonda “12 milioni di turisti: 12 milioni di opportunità” che si è tenuta in una gremita Sala della Musica dell’hotel Ca’ Sagredo di Venezia.

“La situazione europea vede il Veneto come la sesta destinazione per numero di presenze – ha sottolineato la direttrice del Ciset, Mara Manente – mentre a livello nazionale è la prima regione turistica con una quota di oltre il 16% delle presenze complessive. Le previsioni fino al 2030 prevedono uno spostamento dei flussi turistici dall’Europa verso l’area Asia”.

“Il continuo aumento dei turisti asiatici – ha aggiunto Bruno Bernardi, docente di economia aziendale all’Università Ca’ Foscari di Venezia – lontani dalla nostra tradizione, richiede iniziative del tutto nuove per aiutare questi ospiti a dare un senso alla loro esperienza. Perché ciò accada, dovremo aver compreso le loro attese, ci dovremo immergere nella loro cultura, dovremo costruire con i loro mondi vitali una sorta di partenariato culturale. L’Università di Venezia ha una consolidata esperienza di dialogo interculturale che può mettere a disposizione degli operatori del turismo e dell’arte”.

“I 12 milioni di turisti che raggiungono ogni anno Venezia – ha puntualizzato Mauro Santinato del TeamWork di Rimini – rappresentano il più grande patrimonio di cui oggi disponiamo. Per questo bisogna investire sulla cultura dell’accoglienza, sui 12 milioni di ambasciatori che tutti gli anni possono portare in giro per il mondo la loro positiva esperienza. Se capiamo che l’accoglienza è il fattore determinante dovremmo evitare la paradossale chiusura degli uffici Iat che si sta verificando. Considerando che il Pil generato dal turismo rappresenta l’8,5%, tre volte superiore al manifatturiero ed al tessile, il budget d’investimento dell’assessorato regionale al turismo è tre volte superiore a quello per gli altri comparti?”.

Infine, il docente universitario Stefan Marchioro, a nome della Regione Veneto, ha annunciato che sono arrivati dall’Europa i 40 milioni attesi per i bandi di sostegno alle imprese. “Si tratta di una fonte di finanziamento dei fondi comunitari del POR FESR riferiti alla programmazione 2014-2020 – ha spiegato –  i 40 milioni per il turismo sono così suddivisi: 30 milioni per l’innovazione, 6,4 milioni per le start up d’impresa, ed infine 3,6 milioni dedicati alle reti d’impresa ed al cosiddetto club di prodotto”.

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