Venezia può ‘sostenere’ 52mila turisti al giorno: ne arrivano 77mila

La ‘capacità di carico’ turistico che Venezia può sostenere è oggi di circa 52.000 persone al giorno, per un totale di 19 milioni di visitatori l’anno. Il dato è stato reso noto dal professore di Economia del turismo a Ca’ Foscari Jan Van Der Borg. Lo studio rientra nel progetto europeo Alter Eco, che coinvolge diverse città europee nei ragionamenti sulla sostenibilità del turismo e la capacità di accogliere visitatori.

Il risultato dal nuovo calcolo è stato rapportato alle ultime stime sulla sostenibilità del turismo in laguna, risalente al 1988, quando la capacità di carico era stata stimata, da Van den Borg e dall’economista Paolo Costa, in 20.800 visitatori al giorno. La quota sostenibile è stata ulteriormente ripartita in 15.500 visitatori al giorno (5,7 milioni l’anno) dalle strutture alberghiere (30%), 22.000 al giorno (8 milioni l’anno) da altre forme di ricettività (42%) e 14.600 escursionisti al giorno (5,3 milioni l’anno, 28%).
Nel 1988, la percentuale dell’alberghiero era del 53% (11.000 visitatori), quella dell’extralberghiero del 10% (2.000 persone) e gli escursionisti al 38% (7.800 unità). Attualmente, invece, su Venezia gravitano 77.000 visitatori: 5.800 dall’alberghiero, 1.050 da altre forme ricettive e 57.500 escursionisti.
“La stima di circa 50.000 visitatori – spiega Van Der Borg – si basa sull’ipotesi, abbastanza forte, che il Comune riesca a implementare la politica di gestione degli accessi in Piazza San Marco, punto debole del sistema, perché risorsa tecnicamente non riproducibile. Il nuovo quadro non cambia infatti sostanzialmente le indicazioni di politiche di governo del turismo, visto che siamo comunque al di sopra di questi numeri. Di più, attualmente sono pochi i turisti pernottanti rispetto all’ottimo, per cui va aumentato il carico sulle strutture ricettive, perché c’è spazio per ulteriori pernottanti. I varchi davanti alla stazione o a Piazzale Roma non servono: bisogna frenare le modalità di trasporto in terraferma. E ci vuole un sistema di prenotazione”.
“Tutto quello che succede intorno a Venezia – ha commentato Costa – era prevedibile e previsto già negli anni Ottanta, quando definimmo tutti gli strumenti concettuali ed analitici utili, di cui la capacità di carico è uno solo, anche se oggi è diventato uno dei più importanti per l’impostazione delle politiche. E i parametri per calcolarla sono tre: ambientale, economico e sociale. Quello che ci interessa di più adesso è quest’ultimo, dovendo intervenire, visto che il mercato non è in grado di farlo, per creare condizioni che mantengano il patrimonio edilizio residenziale, non convertendolo all’accoglienza turistica, ma facendo invece in modo che dia la stessa rendita del turismo, facendo però insediare nuove attività produttive”.

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