sabato, 23 Novembre 2024

Scalo Crotone, una proposta per rilancio e sviluppo

Il rilancio parte da voli di linea e charteristica

L'aeroporto Sant'Anna è la principale porta di accesso per l'area dello ionio cosentino e crotonese, fondamentale per lo sviluppo del comparto turistico che genera nella sola provincia di Crotone un giro di affari annuale pari a circa 300 milioni di euro. Inoltre, lo scalo rappresenta l'infrastruttura prioritaria per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini.
Per tale motivo è stata proposta un’ipotesi di Piano per il rilancio e lo sviluppo del Sant'Anna che prevede una fase di rilancio nel breve-medio periodo sviluppando 3 asset prioritari: voli di linea, charteristica e promo-commercializzazione dell'area integrata comprendente le destinazioni turistiche di ‘Isola Capo Rizzuto’ e ‘Golfo di Corigliano’. Inoltre, individua le fonti finanziarie e la normativa da cui attingere per le risorse agli interventi proposti.
Per quanto riguarda i voli di linea si cerca una compagnia aerea piccola per rotte onerate. Se, da una parte, le rotte da Crotone per Milano Linate e per Roma Fiumicino sono tra le più richieste dall'utenza del territorio, dall'altra per renderle remunerative per il vettore, gli aeromobili medio-piccoli  da impiegare devono essere di circa 70/72 posti. In questo caso la proposta è legata alla ricerca di una compagnia del circuito Alitalia che avendo quella disponibilità può garantire le 2 rotte individuate con traffico quotidiano anche attraverso il ripristino degli oneri di servizio pubblico. Ciò garantirebbe all'aeroporto Sant'Anna una movimentazione di circa 95 mila passeggeri l'anno. A queste rotte ne andrebbero aggiunte altre 2 (Bologna e Verona) per 4 giorni settimanali che produrrebbero altri 55 mila passeggeri.
In merito alla charteristica è necessario aumentare il livello di notorietà dell'aeroporto Sant'Anna e la sottoscrizione di accordi con vettori aerei provenienti dai principali mercati target (Germania, Svezia, Polonia, Russia, Svizzera, Austria, Repubblica Ceca, etc.). Un investimento di circa 1,8 milioni di euro potrebbe produrre, in confinanziamento con gli operatori turistici delle destinazioni turistiche interessate, circa 30 mila turisti e oltre 210 mila presenze.

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