martedì, 26 Novembre 2024

Il turismo sociale crolla a picco

I dati in un rapporto Unioncamere Isnart con l’Osservatorio sul Turismo Sociale e Associato

Non si salva dalla crisi neppure il turismo sociale, quello fatto da Cral, parrocchie, scuole e associazioni. In Italia il volume d'affari passa da 1,4 miliardi di euro  a 762 milioni mentre il numero delle vacanze da 2,3 milioni scende a 1,3 milioni. E' quanto emerge da una indagine condotta da Unioncamere Isnart in collaborazione con l'OITSA (Osservatorio Italiano del Turismo Sociale e Associato) presentata oggi a Roma presso la sede dell'Enit.
Gli strascichi della crisi economica, peraltro non ancora sanata, si ripercuotono dunque anche su questo settore del turismo nazionale che pure evidenziava previsioni di crescita abbastanza consistenti. Estremamente negativo il dato dell'offerta turistica. Se, infatti, nel 2011 le imprese ricettive che si erano affidate al circuito del TSA erano state 3 mila (4% del totale) oggi sono scese a 1.200 (1,6%) con un calo di 2,4 punti percentuali. Si pensi che le sole imprese censite del circuito dei Buoni Vacanza erano 2500. 
Sempre sul fronte dell'offerta, tra i canali utilizzati dalle imprese, al 1° posto troviamo le associazioni culturali (48%), in aumento rispetto alla precedente rilevazione, seguite dalle associazioni sportive (28,2%), cral (27,2%), scuole (20,4%), organizzazioni religiose (19,2%) e parrocchie (16,6%).
Sul fronte della domanda turistica, fra i canali utilizzati dai vacanzieri, al primo posto troviamo invece le parrocchie (28,6%), seguite dai cral (23,6%), entrambe in aumento rispettivamente di 12,9 punti percentuali e di 12,7 punti percentuali rispetto all'anno precedente. Sostanzialmente stabili le organizzazioni religiose e i comuni mentre in forte calo sono le scuole (10,4% con un -15%) dopo il consistente ridimensionamento dei viaggi-studi dello scorso anno.
Si tratta di un tipo di turismo che si svolge principalmente sul territorio nazionale (846 mila vacanze) pari all'1,3% del totale nazionale, a fronte di 462 mila vacanze effettuate all'estero pari al 2,1% del totale. Per quanto concerne le destinazioni nazionali, troviamo ai primi posti il Trentino Alto Adige (21%) e il Veneto (14,6%) seguite dalla Calabria (12,8%), la Lombardia (12,3%) e la Toscana (10,5%).
Fra quelle estere al primo posto troviamo la Spagna (23,3%) seguita dalla Francia (11,5%) e dalla Grecia (11%). Tra i bacini di provenienza, invece, al 1° posto c'é la Puglia (14,6%) seguita da Campania (13%), Veneto (12%) e Piemonte (11%).

 

 

 

 

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