Acapulco, da oltre mezzo secolo la località turistica più nota della costa pacifica del Messico, è in ginocchio a causa dell'impatto contemporaneo e senza precedenti di due forti tempeste tropicali: Miguel sulla costa occidentale e Ingrid su quella orientale, che hanno fatto già registrare oltre 50 morti. Dopo quattro giorni di uragano e tempesta incessante la città portuaria ha subito danni ingenti. Migliaia di turisti stanno cercando di lasciare la città ma l'aeroporto è inagibile perché inondato, il porto è stato invaso dall'acqua e l'autostrada che porta a Città del Messico (450 km a nordest) è stata chiusa a causa delle frane che l'hanno resa inagibile. Tanto che il governo centrale ha disposto un ponte aereo militare per inviare assistenza di emergenza nella città, da dove arrivano informazioni allarmanti.
Circa 40 mila i turisti bloccati negli alberghi e le ville della località. Si tratta in maggioranza di messicani che avevano approfittato del week end lungo – lunedì era festa nazionale – per godersi un po' di sole e mare, e ora si ritrovano invece rinchiusi in una città disastrata, tra black-out elettrici e problemi nella distribuzione dell'acqua potabile. E secondo i media messicani anche nei più lussuosi resort si comincia a razionare il cibo. Gli allagamenti infatti non hanno colpito solo le zone più povere della città, ma anche Punta Diamante, una zona di alberghi dove le acque hanno raggiunto i tre metri.
