giovedì, 19 Dicembre 2024

Assoturismo: necessario ripristinare ministero del Turismo

Albonetti teme effetti del decreto che trasferisce risorse e competenze ai Beni Culturali

"Siamo fortemente preoccupati per le voci riguardanti la strategia di rilancio del turismo da parte del Governo". E' quanto afferma il presidente di Assoturismo, Claudio Albonetti, commentando l'approvazione del decreto del presidente del consiglio dei ministri che svuota di contenuti e di risorse il Dipartimento del Turismo ed indebolisce il settore.
"Il ministro massimo Bray per primo – sottolinea Albonetti – ha evidenziato il peso dell'economia turistica nella composizione del Pil, il ruolo fondamentale delle piccole e medie imprese e la necessità di interventi adeguati per rilanciare il settore. Ma il decreto, immediatamente operativo, con il quale il turismo viene, di fatto, depotenziato e trasferito ai Beni Culturali ci è sembrato un segnale allarmante che va in tutt'altra direzione".
Un comparto così determinante e trainante per l'economia italiana e per l'immagine del nostro Paese all'estero ha senz'altro bisogno di un forte coordinamento con i Beni Culturali ma, ad avviso di Assoturismo, è fondamentale che recuperi la dignità che merita e che può essere salvaguardata solo attraverso il ripristino di un ministero del Turismo, con proprio portafoglio.
"Inoltre – aggiunge il presidente di Assoturismo – abbiamo chiesto a Bray di essere ascoltati sulle reali necessità ed emergenze del settore e di tutte le categorie che in esso lavorano e che noi conosciamo bene e rappresentiamo. Ci sembra un passo importante prima di mettere a punto dei provvedimenti specifici sul turismo. Invece, non siamo mai stati consultati. Per questo – continua Albonetti – torniamo a chiedere al ministro un incontro prima del varo di qualsiasi pacchetto di proposte che possano riguardare le nostre aziende. Oltretutto – conclude – alla vigilia del varo di una Legge di Stabilità che non alleggerisce minimamente tutti gravami di ordine fiscale, burocratico ed amministrativo che pesano sulle PMI del turismo e che, se non corretti, determineranno ancor più la rovina economica e la chiusura di migliaia di imprese".

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