lunedì, 23 Dicembre 2024

Alitalia cambia statuto per Etihad, alleanza in estate

Statuto più snello per facilitare l'ingresso di Etihad nel capitale di Alitalia. Dopo l'accordo con i sindacati sugli esuberi e in attesa di affrontare il nodo del debito, la compagnia tricolore mette a punto un altro tassello in vista dell'alleanza con gli emiratini: domani, martedì 18 febbraio, è in programma un'assemblea straordinaria degli azionisti per modificare alcuni articoli dello Statuto che potrebbero creare delle difficoltà nel momento in cui Etihad entrerà nell'azionariato.   
In particolare l'attenzione è puntata sull'articolo 11, quello che stabilisce l'obbligo di opa (offerta pubblica d'acquisto) nel caso in cui un socio superi il 50% delle azioni. Il problema è che per il calcolo della 'soglia di riferimento', è precisato al comma 9, si tiene conto anche delle azioni acquistate o detenute da "soci che agiscono di concerto tra loro", ovvero anche gli aderenti ad un patto parasociale. E considerata la possibilità che il ceo di Etihad James Hogan stringa un patto con le banche azioniste di Alitalia (Intesa e Unicredit) e Poste, arriverebbe a superare di molto la soglia del 50%.
Ma c'è un altro articolo su cui ci si sta concentrando: quello (8.7) che prevede una serie di implicazioni quando si verifica il cambio di controllo di un socio facendo scattare delle prelazioni. Si valuta, inoltre, anche il possibile snellimento del collegio sindacale (oggi composto da cinque effettivi e tre supplenti).    
Intanto prosegue il lavoro congiunto tra i due vettori, che entro metà marzo dovrebbero arrivare a chiudere la due diligence. Forse già domani, dovrebbe essere a Roma un team di Etihad per accelerare il negoziato.
Il Piano congiunto quinquennale, la cui stesura – ha detto l'ad Gabriele Del Torchio – dovrebbe iniziare tra qualche settimana, potrebbe essere varato, secondo indiscrezioni, entro la fine di aprile, per quando è atteso anche l'ingresso di Etihad (con un'iniezione di 300-350 milioni) attraverso un aumento di capitale.
A quel punto, dopo il via liberà delle autorità italiane ed europee, il nuovo assetto proprietario dovrebbe essere ufficiale non prima dell'estate.   

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