MilleMiglia, lo storico programma di fedeltà di Alitalia, passa a Trenitalia che lo ha acquistato dai commissari dell’ex compagnia aerea e ora studia possibili sinergie con le proprie carte fedeltà. L’acquisizione è stata appena fatta e non è ancora stato deciso come saranno utilizzati i punti accumulati dagli ex clienti Alitalia anche attraverso convenzioni con altre società, come ad esempio quelle di noleggio di auto. Non sono ancora stati definiti meccanismi di collegamento con i biglietti ferroviari.
Trenitalia – che ha attivi il programma Xgo, pensato per chi usa treni regionali o intercity, e la Carta Freccia con oltre 10 milioni di iscritti – sta lavorando al momento all’ipotesi di azioni commerciali e iniziative di engagement congiunte. Di certo Trenitalia avrà ora a disposizione una banca dati con oltre 6,2 milioni di persone – gli iscritti al programma fedeltà dell’ex vettore dello Stato – cui indirizzare comunicazioni, notizie, offerte.
Certamente le strategie promozionali di Trenitalia (Gruppo Fs) trarranno dunque beneficio dell’acquisizione e anche le storiche banche dati di Trenitalia ne usciranno rafforzate. L’indiscrezione dell’acquisizione – riportata dal quotidiano La Repubblica – viene confermata anche dal gruppo Fs. Non è però noto quanto Trenitalia pagherà Millemiglia.
Nel 2021, in occasione del secondo bando, i commissari di Alitalia fissarono una base d’asta di oltre 50,5 milioni di euro. L’ultimissimo bando, invece, non prevedeva una cifra minima per le offerte ammesse. Segno che il valore di Millemiglia-MyMiglia è andato a declinare, nel tempo. Ma anche se Alitalia di fatto non esiste più, la carta – che inizialmente si chiamava Alitalia Loyalty per poi diventare MilleMiglia e ora Millemiglia-MyMiglia – è ancora attiva ed è possibile continuare ad accumulare punti, ad esempio quando si vola con AirFrance e Klm, oppure se si prende un pacchetto tramite siti di prenotazione alberghiera, se si affitta un’auto con le principali società di noleggio. In totale ci sono circa 40 partner della carta che, insieme alla banca dati con il nome dei clienti, danno certamente valore dell’acquisizione proprio per le iniziative di tipo commerciale che consentiranno di mettere in campo. La società acquistata, che si chiama Italia Loyalty, ha anche 30 dipendenti che Trenitalia si è impegnata a mantenere e che saranno ora integrati nel gruppo delle Ferrovie dello Stato.