sabato, 23 Novembre 2024

Hogan (Etihad): vettori arabi non sono minaccia per compagnie europee

Etihad non accetta le critiche che piovono sull’accordo con Alitalia e rilancia, con un invito diretto all’Unione Europea ad accogliere gli investimenti esteri nelle compagnie aeree dei paesi membri. Lo fa attraverso il suo ad, James Hogan, che sottolinea, parlando ad una conferenza a Vienna sulla competitività del trasporto aereo in Europa, come “gli investimenti esteri non siano una minaccia. Sono una opportunità per rafforzare le compagnie aeree, per sostenere l’occupazione e la crescita economica”. Nel suo intervento Hogan precisa che “le compagnie del Golfo non sono la causa dei problemi del settore aereo in Europa”, perché l’industria nel Vecchio Continente stava già affrontando “problemi gravi” prima che Etihad fosse fondata nel 2003. Quindi spiega che “i principali problemi che affliggono l’industria europea partono da lontano, come gli scarsi investimenti, gli elevati costi di gestione negli aeroporti hub tradizionali, gli alti costi del lavoro e le tasse, incoerenti e ingiuste, imposte sulle compagnie aeree e sui passeggeri”.    

Etihad in Europa controlla il 29,2% di Air Berlin, il 4,99% dell’irlandese Air Lingus, il 49% di Air Serbia, sta per concludere l’acquisto del 33,3% della compagnia regionale elvetica Darwin Airlines e punta naturalmente ad acquisire il 49% di Alitalia. Acquisizione che per il ministro dei trasporti, Maurizio Lupi, permetterebbe all’Italia di avere di nuovo “una grande compagnia di bandiera”. Parlando a Taranto, il ministro ha detto: “Non a caso stiamo lavorando perché si chiuda l’accordo per Alitalia, anche pensando ai concorrenti che si vedono minacciati finalmente in un libero mercato da una Italia che torna ad essere protagonista”.

Dalla Commissione Ue è arrivato però puntuale il monito della Commissione. Il Commissario per il Mercato interno e i servizi, Michel Barnier, interpellato sul futuro assetto di Alitalia ha sottolineato che non solo la maggioranza delle quote, ma anche il controllo di fatto di una compagnia aerea europea deve essere in Europa. 

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