giovedì, 19 Dicembre 2024

Tassa soggiorno frutta 780 mln in 3 anni, ma al turismo cosa arriva?

Negli ultimi tre anni la tassa di soggiorno, applicata da 649 comuni italiani, ha fruttato circa 780 milioni di euro. Soldi che però non sono stati destinati al turismo, come prevede la legge, ma utilizzati dalle amministrazioni comunali in maniera disomogenea. Ecco perché Confesercenti e Assoturismo ora chiedono al Governo di emanare un apposito decreto attuativo che indichi ai Comuni come destinare questo gettito.

“Abbiamo assegnato dei ‘bollini’ – ha spiegato il presidente di Confesercenti Firenze Nico Gronchi nel corso di una iniziativa dedicata che si è svolta a Firenze – distinguendo tra quei Comuni che hanno correttamente destinato questi proventi al settore del turismo e quelli che invece li utilizzano per la fiscalità generale. Firenze si trova in una via di mezzo e per questo le abbiamo dato un ‘bollino giallo’, ma è comunque tra le realtà virtuose perché ha indicato dove va a finire questo gettito, circa 22 milioni annui, destinandolo in parte anche al turismo”.

In Toscana, secondo l’associazione, la tassa di soggiorno è applicata in 102 comuni, ma solo Castiglion della Pescaia ha destinato tutti i proventi al turismo, dando vita a 120 eventi e aumentando del 15% le presenze anche in bassa stagione.

Per il responsabile nazionale del settore turismo di Confesercenti Massimo Biagioni, “la tassa di soggiorno è l’esempio di come le cose non andrebbero fatte, a partire dal federalismo. Servirebbero regole certe per finalizzare la tassa di soggiorno, perché ad oggi ogni Comune fa come vuole. E’ necessario un regolamento che regoli la partita e che destini anche una parte di queste risorse alla promozione turistica dell’Italia sui mercati internazionali”.

Infine, secondo il presidente nazionale di Assohotel Filippo Donati, “a livello turistico l’Italia è fuori dalla competitività, a causa del costo del lavoro e della tassa di soggiorno che è come un’Iva aggiuntiva sull’Iva, che è già tra le più alte d’Europa. Non sappiamo per quanto potrà continuare il fatto che l’Italia è il paese più desiderato da tutti i viaggiatori” ha concluso.

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