A Roma i tassisti tornano in piazza contro Uber con lo striscione ‘Non passa l’abusivo’ e un presidio davanti a Montecitorio. A scatenare le proteste le indiscrezioni di un incontro tra alti dirigenti del Pd e i vertici della società americana, oltre alla preoccupazione per diversi emendamenti all’esame della commissione Trasporti che liberalizzerebbero il settore.
Il timore dei tassisti è che nuove norme possano permettere di aggirare la sentenza del Tribunale di Milano che ha dichiarato fuorilegge i servizi dell’app, spiega un portavoce dell’associazione Taxiservice che preferisce rimanere anonimo.
“Già subiamo la concorrenza sleale di migliaia di noleggi con conducente di base in altri Comuni che lavorano a Roma ma hanno costi molto inferiori a quelli di chi ha la licenza qui – afferma il portavoce – Basta vedere le macchine che hanno, mezzi da 80-100 mila euro, noi mica ce li possiamo permettere”.