giovedì, 19 Dicembre 2024

La moda dell’agriturismo non tramonta, anzi: +4,1% nel 2014

La crisi non intacca l’agriturismo. Guardando i dati Istat, contenuti nel report 2014 sulle aziende agrituristiche in Italia, hanno toccato le 21.744 unità, 847 in più rispetto all’anno precedente (+4,1%). Da Nord a Sud, le nuove aziende sono 1.677, quelle cessate 830. Rispetto al 2013, diminuiscono sia le nuove autorizzazioni (-20 unità), sia le cessazioni (-444 unità). Complessivamente sono 1.627 le aziende che svolgono contemporaneamente le quattro tipologie di attività agrituristiche: alloggio, ristorazione, degustazione e altre attività. 

Rispetto al 2013, il numero degli agriturismo aumenta in misura maggiore nel Mezzogiorno (+13,1%) anche se è localizzato al Nord il 41,4% degli agriturismo con alloggio, il 45% di quelli con ristorazione e il 42,2% degli agriturismo con degustazione, mentre il 40,4% delle aziende con altre attività agrituristiche è situato nel Centro.    

La Toscana e la provincia di Bolzano/Bozen si confermano le aree dove l’agriturismo risulta storicamente più consistente e radicato (rispettivamente 4.052 e 3.145 aziende).

Inoltre, tra il 2004 e il 2014, il numero delle aziende agrituristiche è aumentato del 55,1% (da 14.017 a 21.744), quelle che offrono alloggio del 53,7% (da 11.575 a 17.793) e gli agriristori del 61,9% (da 6.833 a 11.061) Sempre fra il 2004 e il 2014, crescono anche i posti letto (+91.895) e i posti a sedere (+157.123).Fra le altre attività, risultano in forte ascesa sport, fattorie didattiche e attività varie (rispettivamente +2.007, +1.289 e +2.388 aziende)., il numero degli agriturismo aumenta di circa 3.900 aziende sia nelle regioni settentrionali sia in quelle centro-meridionali. Rispetto al Nord, però, il Centro-Sud mantiene una consistenza superiore di circa 1.200 unità.

L’Istat rileva anche che più di un agriturismo su tre è gestito da donne. In totale sono 7.817. Rispetto all’anno precedente, gli agriturismo con a capo una donna aumentano in particolare nel Mezzogiorno (+16,5%), grazie al traino di Puglia e Abruzzo, e più contenuta nel Nord (+3,7%) e nel Centro (+1%). Mentre l’incidenza più bassa di agriturismo a conduzione femminile si conferma nella provincia di Bolzano/Bozen, dove le donne gestiscono solo il 13,2% del totale provinciale.

La concentrazione maggiore di quote rosa a capo di agriturismo, sottolinea ancora l’Istat, si trova in Toscana con 1.637 aziende “femminili”, pari al 40,4% di quelle regionali in complesso e al 20,9% di quelle nazionali a conduzione femminile. Nel Mezzogiorno, la regione con la più forte presenza femminile è l’Abruzzo, dove risultano ubicati 366 agriturismi gestiti da donne. 

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