sabato, 23 Novembre 2024

Mazzoncini: Fs in Borsa solo quando saremo pronti

“L’appuntamento con Piazza Affari avverrà solo quando il Gruppo Fs sarà pronto, ma per questo siamo già a buon punto. Per il progetto di quotazione del 40% di Fs non c’è dunque il termine perentorio di fine 2016, perché non vogliamo darci scadenze. L’azionista vuole un’operazione di successo, e ci chiede di farlo quando saremo pronti”. Renato Mazzoncini, neo amministratore delegato e direttore generale di Fs, è andato subito al dunque nel corso della conferenza stampa in cui sono stati illustrati le sfide del gruppo retto da nuovi vertici.

“Da diverso tempo sento parlare di privatizzazione – ha detto Mazzoncini – come se lo scopo del governo fosse fare cassa. Be’, questo è esattamente l’argomento che vorrei smontare oggi. Se, una volta quotati, producessimo disservizi, avremmo alle costole, oltre al Governo, anche i cittadini a cui avremmo fatto perdere soldi”.

Mazzoncini ha poi focalizzato l’attenzione sul trasporto regionale, in particolare sull’integrazione tra ferro e gomma nei grandi centri metropolitani: “Rispetto al trasporto pubblico locale, Roma e Milano sono le due città più interessanti”, ha evidenziato. “Credo che l’investimento nel trasporto pubblico locale sia importantissimo e che un grande gruppo come Fs Italiane non possa che investire nelle città metropolitane”. “Nel piano industriale stiamo prevedendo una crescita del trasporto locale su gomma. L’obiettivo sarà fare concorrenza a servizi come Uber o Bla Bla Car. Altre sfide importanti sono quelle del trasporto merci, dove abbiamo perso importanti quote di mercato in favore della gomma”.

Il numero uno di Ferrovie ha quindi espresso la sua soddisfazione per la manifestazione di interesse per Grandi Stazioni, che “sta andando oltre le nostre aspettative”, e ha precisato che “il gestore della rete deve rimanere assolutamente integrato nel Gruppo”. Riguardo alle nomine delle altre società controllate, infine, ha concluso dicendo che “i vertici saranno nominati molto presto. Si tratta di aziende importanti che non possono rimanere senza un board. Nel momento in cui abbiamo fatto il record di velocità, con i 390 chilometri orari, non possiamo permetterci di perdere tempo”.

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