giovedì, 19 Dicembre 2024

Alitalia, lunedì incontro con sindacati per esuberi

Sta giungendo a conclusione l’aggiornamento del piano industriale di Alitalia. Il CdA della compagnia è ancora aperto, in attesa dei dettagli finanziari chiesti all’advisor Lazard, e dovrebbe apprestarsi a chiudere, visto che l’indicazione emersa lunedì era di una nuova riunione ‘in settimana’. Intanto è iniziata la partita per il rinnovo del contratto del trasporto aereo, con i primi contatti informali con i sindacati, che lunedì incontreranno Alitalia sul Piano industriale e quindi sul delicato tema degli esuberi.   

Il contratto nazionale del trasporto aereo scade a fine dicembre e i sindacati di categoria come da prassi hanno approvato la piattaforma per il rinnovo. Ma con una mossa inusuale a detta dei sindacati, Assaereo ha comunicato il che il contratto, alla scadenza del 31 dicembre “perderà effettivamente ogni efficacia” senza andare quindi in ultrattività. Una decisione che, secondo fonti sindacali, potrebbe creare difficoltà alla vigilia della presentazione del piano.

Un primo incontro informale tra Alitalia e sindacati si è tenuto ieri sera, ma sarebbe servito solo per fare un aggiornamento sulla situazione, senza toccare il tema del Piano che invece sarà al centro dell’incontro convocato per lunedì pomeriggio: quella sarà la sede in cui si comincerà a capire la vera dimensione degli esuberi, dopo il baillamme di cifre dei giorni scorsi che vanno da 600 a 2.000 possibili persone coinvolte. Intanto, mentre si lavora ai dettagli finanziari del Piano, spiragli positivi arrivano dalle banche.

Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa SanPaolo , ha confermato che la banca è “pronta a erogare credito” sui progetti industriali con partner industriali che decidono di investire nell’azienda. Etihad, invece, che non può procedere da sola ad un aumento di capitale per non superare la soglia del 49% che farebbe perdere ad Alitalia i diritti di volo nell’Ue, dovrebbe procedere con un’operazione sul patrimonio accollandosi circa 216 milioni di debiti.   

Nei contenuti, l’aggiornamento del Piano industriale punta ad un cambio radicale del modello di business della compagnia:  si intende rafforzare il lungo raggio, mentre sul breve e medio raggio si punta ad essere competitivi con le low cost, c’è un ripensamento delle alleanze, una riduzione dei costi ma anche operazioni per consentire un aumento dei ricavi. 

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